giovedì 3 gennaio 2013

BRIOCHE SALATA SENZA LIEVITAZIONE

Ecco una ricetta golosissima, facile e per la quale non bisogna attendere ore prima d'infornare!
A questa ricetta è legato un ricordo dolcissimo: io e Mario ci eravamo appena messi insieme durante un breve viaggio fuori Roma in cui, forse per colpa del vino, la nostra amicizia era diventata qualcosa di molto più fisico.
Tornando alla realtà, o meglio tornata a casa, ero ancora molto frastornata  e dubbiosa per quello che era successo;  nel corso della serata poi non avevo più avuto notizie da parte di Mario, tanto che avevo pensato che si fosse pentito e che avessimo bruciato una bella amicizia (la capacità tipica delle donne di pensare sempre al peggio).
Invece intorno la mezzanotte mi arrivò un sms in cui mi diceva di aver passato la serata a preparare la brioche da portare il giorno dopo al pic nic che avevamo organizzato con i nostri amici (pic nic in cui rigorosamente dovevamo nascondere quello che era successo tra noi....).
Sono passati quasi sei anni da quella prima brioche...



BRIOCHE SALATA SENZA LIEVITAZIONE

400 gr di farina
4 uova
80 gr di burro ammorbidito
50 gr di pecorino romano grattugiato
1 cucchiaio e mezzo di zucchero
mezzo cucchiaio di sale fino
25 gr di lievito di birra
100 gr di mortadella a listrelle
1 bicchiere e mezzo di latte

In una ciotola versate la farina, le uova, il burro, il sale e lo zucchero e amalgamare.
Far sciogliere il lievito di birra nel latte a temperatura ambiente, aggiungerlo all'impasto insieme al pecorino e alla mortadella.
Noi abbiamo usato le fruste elettriche per creare un impasto liscio.
Abbiamo anche utilizzato uno stampo in silicone per evitare d'imburrare la teglia (che comunque dovrebbe essere quella del ciambellone).
La brioche va infornata a forno spento a 180 gradi e deve cuocere per 50 minuti.





1 commento:

  1. Me la ricordo bene quella brioche o come diciamo a Napoli a Briosc e il picnic il giorno dopo, e mi ricordo che venne benissimo.
    La brioche non é un cibo facile e la parte più difficile é la cottura. Se si sgonfia diventa una mappazza difficile da ingerire. Dopo anni ancora mi sfugge il segreto per una buona riuscita di questo piatto...

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