lunedì 27 aprile 2020

Spaghetti alla Puttanesca






A volte le ricette più semplici risultano quelle più buone,  quelle a cui ricorri nei periodi no, quelle che riesci a fare ad occhi chiusi, o quasi, anche nei periodi in cui la testa si trova in un mondo parallelo rispetto al corpo.

Questo è un periodo in cui mi capita spesso di non aver la testa per cucinare, per pensare a ricette nuove e strabilianti e soprattutto in cui sento la necessità di rifugiarmi nelle "routine" per sentirmi coccolata e al sicuro. Il mio comfort food di questo periodo??

Gli spaghetti al pomodoro o gli spaghetti alla puttanesca!

A Roma si chiamano in questo modo, ma forse nel resto del paese hanno un nome meno scandaloso e più elegante.
Da voi come si chiamano???
Chissà da cosa deriva questo nome? Forse era il piatto che preparavano le meretrici ai clienti dopo averli sedotti? Chissà..
Nella capitale si tende a dare una nota di folclore a tanti piatti: per esempio la mia mamma chiamava la pasta burro e parmigiano la "pasta dei cornuti" perché era un piatto super veloce da preparare al marito di ritorno da lavoro per la pausa pranzo, dopo aver passato tutta la mattina con l'amante.

Comunque ecco a voi la ricetta di questi spaghetti....



Spaghetti alla puttanesca


180 gr di spaghetti  (ma io spesso ne faccio di più)
un barattolo di pomodori pelati
uno specchio di aglio
una manciata di capperi sottosale lavati per bene
una ventina di olive di Gaeta denocciolate
olio extra vergine
sale e un po' di peperoncino (ma lo potete anche omettere)


In un pentolino mettere a soffriggere l'aglio nell'olio, aggiungere i pomodori pelati schiacciati con la forchetta e infine i capperi,  le olive insaporendo con sale e peperoncino (non abbondate con il sale perché i capperi danno già parecchio sapore.

Lasciar cuocere a fuoco lento per almeno 30/40  minuti e poi condite gli spaghetti .

Buon appetito

sabato 18 aprile 2020

Orecchiette con crema di Piselli e Calamari croccanti




Questo periodo fare la spesa è diventato il mio incubo.
Cerco di andare al supermercato non più di una volta a settimana perché mi stresso troppo.

Arrivo al supermercato con la mia bella lista della spesa (ipotizzando quello che mi servirà per tutta la settimana) e comincio a girare per gli scaffali in preda alla paura di dimenticarmi qualcosa.

Arrivo spesso a fine scorte con poche cose nel frigo e in dispensa, ma spesso proprio da questa necessità di tirare fuori comunque qualcosa di buono senza dover andare a fare la fila al supermercato, mi porta ad inventare piatti che sembrano usciti da un ristorante stellato (me lo dico da sola.. me la canto e me la suono).

Questa è una di quelle ricette che si possono fare se si hanno dei calamari nel freezer, una busta o barattolo di piselli e del pane avanzato





Orecchiette con crema di Piselli e Calamari croccanti


200 gr di orecchiette (io nel freezer ho la scorta di quelle baresi)
3/4 calamari (ma penso che vadano bene anche gamberi, seppie e similari)
un barattolo di piselli oppure dei piselli surgelati già bolliti
prezzemolo
aglio
olio
sale e pepe
pane raffermo
un pochino di vino bianco 

Preparare i piselli frullandoli con olio (cominciate con un cucchiaio alla volta e poi valutate in base ai vostri gusti), sale e pepe fino a farli diventare una crema morbida.
Aggiungere in caso un pochino di acqua oppure aumentate la quantità di olio. 
Io spesso nella crema di piselli aggiungo anche della menta fresca (ma sono gusti)


Prendere il pane raffermo e grattugiarlo (oppure utilizzate quello gia grattugiato), aromatizzarlo con un filo di olio,  l'aglio e il prezzemolo sminuzzati, sale e pepe.
Impanare i calamari con questo composto e poi cuocerli in una padella antiaderente leggermente unta.
Sfumare con pochissimo vino bianco (non deve essere freddo di frigo, ma a temperatura ambiente).

Cuocere le orecchiette a adagiarle sulla crema di piselli e ricoprire con con i calamari grigliati

A piacere si può aggiungere un po' di pangrattato fatto rotolare in padella con olio e sale.

Servire caldissimo 




martedì 14 aprile 2020

Biscotti Ripieni





Questa Pasqua non la dimenticheremo mai.
Tra qualche anno forse ricordando questi giorni riusciremo anche a sorridere ripensando a tutto questo.

Al momento io non capisco come sto dentro: una continua altalena di emozioni contrastanti, di stati d'animo che fanno a botte per cercare di prevaricare uno sull'altro.
Passo da entusiasmi facili e ottimismo a paure più o meno ingiustificate e pianti improvvisi.

Ho ritirato fuori un aspetto del mio carattere che odio e che per morti anni avevo pensato di essere riuscita a migliorare:  una forma di pretesa assurda di essere considerata il centro del mondo da tutte le persone care e una ossessione per essere sempre coinvolta in ogni attività.
Come conseguenza estrema di questa mia assurda pretesa mi chiudo a riccio in una forma di offesa silenziosa sul genere "Ora sparisco e vi faccio vedere io".
Io l'ho sempre chiamata la sindrome del Calimero e per me, che solitamente sono una persona solare, allegra e super mega attiva dal punto di vista sociale, ritrovare questo aspetto del mio carattere così buio e negativo è una vero e proprio micro trauma.
Razionalmente mi rendo conto che mi sto comportando male e in modo infantile, ma in questo periodo di quarantena nella mia testa c'è ben poco di razionale!

Per addolcire la mia mattinata, scacciare i pensieri funesti e non ammorbarvi troppo (ma c'è qualcuno che legge ciò che scrivo? boh), mi sono messa  a spulciare le foto di archivio e ho trovato questi biscotti semplicissimi e molto buoni (merito di una marmellata davvero super).




Biscotti ripieni di marmellata 


600 gr di farina 
2 uova
300 gr di burro a temperatura ambiente
200 gr di zucchero a velo
1 pizzico di sale 
1 bustina di vanillina

Marmellata a piacere per il ripieno

Preparare la pasta frolla  unendo tutti gli ingredienti  (io uso la planetaria anche per la frolla, ma se impastate a mano cercate di non scaldare troppo l'impasto). 
Avvolgetela in una pellicola e mettetela a riposare in frigo per un paio di ore (questo passaggio non è strettamente necessario, ma io mi trovo meglio a maneggiare una frolla che ha riposato piuttosto che una appena impastata).

Stendete la frolla e tagliate dei dischi tondi (un bicchiere rovesciato sarà l'ideale), posizionate un cucchiaino scarso di marmellata (oppure cioccolata) in ogni disco a richiudete a mezza luna.

Andranno cotti in forno a 180 gradi per circa 15/20 minuti ( ma controllateli spesso perché spesso i tempi di cottura variano da forno a forno e in base alla dimensione dei biscotti).




sabato 4 aprile 2020

Torta al Formaggio di Pasqua







Quando ero piccola non esisteva Pasqua senza torta al formaggio!
Ne ero golosissima e aspettavo impaziente al mattina del giorno di festa per poterla mangiare insieme alla corallina e le uova sode.
A Roma la colazione di Pasqua è una tradizione irrinunciabile: si mangiano uova sode, corallina, pizza al formaggio, coratella con i carciofi e frittata di asparagi...  di solito si mangia così tanto che poi diventa necessario uscire a fare una passeggiata per arrivare all'ora di pranzo con almeno un po' di appetito.

Spesso quando ero piccola la colazione di Pasqua era talmente abbondante (anche perchè poi ci scappava pure l'apertura dell'uovo di cioccolata e la fetta di colomba), che insieme ai miei genitori e a mio fratello scendevamo a passeggiare in centro saltando addirittura il pranzo!

Ed ecco la mitica ricetta:





TORTA AL FORMAGGIO

5 uova
250 gr tra pecorino e parmigiano grattugiati
100 gr di groviera tagliata a dadini
200 gr di farina
200 gr di farina manitoba
100 ml di acqua (oppure di latte)
25 gr di lievito di birra
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino i sale
un cucchiaino di pepe
5 cucchiaio di olio
50 gr di strutto

Inserire tutti gli ingredienti nella planetaria e farli amalgamare bene.
Spostare l'impasto un uno stampo da panettone.
Lasciar lievitare un paio di ore al caldo.
Cuocere a forno caldo (180 gradi) per 45 minuti.




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