venerdì 29 maggio 2020

Minestra di zucchine









Il mio compagno è napoletano e per lui la pasta azzeccata non è un taglio di pasta,  la risposta ad un gioco a quiz o cose simili..... per lui la pasta azzeccata è una minestra di pasta asciutta, densa, nella quale non rimane per nulla brodo e si può mangiare anche con la forchetta!

Domenica mi ha preparato questa buonissima pasta e zucchine azzeccata e anche se il mio contributo è stato semplicemente quello di aver pesato il giusto quantitativo di pasta, mi sono appropriata delle ricetta e la pubblico immediatamente perchè questa pasta è buonissima con le zucchine saporite che ci sono in questo periodo! (impossibile farla altrettanto buona in inverno con le zucchine "fuori stagione" e a prezzi esagerati!).





PASTA E ZUCCHINE 
(ricetta per due persone abbondanti)

180 gr di pasta mista

800 gr zucchine,

parmigiano q.b.

aglio,

sale e olio extra vergine

Tagliate le zucchine a dadini e mettere a soffiggere in una pentola un po' di olio con l'aglio, aggiungere le zucchine e l'acqua (non tantissima è meglio coprire appena le zucchine e al massimo aggiungerne quando si asciuga), far cuocere per almeno 30 minuti in modo da far spappolare per benino le zucchine (lo spicchio d'aglio se volete lo potete togliere prima che diventi irriconoscibile dalle zucchine e quindi introvabile)!

Trascorsi i 30 minuti aggiungere la pasta e attenendere il tempo di cottura, mi raccomando di controllare spesso che non si asciughi troppo l'acqua e aggiungerla (in caso si renda necessario) solo calda in modo da non fermare la cottura della pasta!

Cotta la pasta mettere il parmigiano e far mantecare per cinque minuti, impiattate e servite!!!





lunedì 25 maggio 2020

Bibimbap








Ed ecco a voi uno dei piatti coreani più famosi e conosciuto fuori dai confini: il bibimbap.

Questo piatto dal nome che somiglia  a quello di un orsacchiotto (ora dopo questa affermazione verrò picchiata da qualche coreano) è un piatto che tutti possono fare anche in casa usando pochi semplici ingredienti  e potendoli modificare in base a quello che si ha.

Serviranno comunque le due preparazioni di base che ho pubblicato precedentemente: germogli di soia e spinaci al sesamo e se possibile un po' di kimchi.









BIBIMBAP
(dosi per due persone molto affamate)



200 gr di carne di manzo tagliata sottile
2 carote tagliate a Julienne
1 peperone rosso affettato finemente
150 gr di spinaci al sesamo
150 gr di germogli al sesamo
2 uova al tegamino
100 gr di kimchi
Un cucchiaio di mirin
un cucchiaio di salsa di soia
una cipolla
un cucchiaio di olio di semi

300 gr di riso per sushi cotto

Scaldate un po' di l'olio in una padella e saltateci le carote per circa due minuti sfumandoli con un pochino di salsa di soia, metterle da parte e fare lo stesso con il peperone e mettete da parte anche il peperone.

Nella stessa padella affettate finemente una cipolla e saltatela con un pochino di salsa di soia,
aggiungeteci il manzo tagliato a listrelle e lasciar cuocere per qualche minuto sfumando con del mirin.


Disponete il riso cotto in due ciotole, sistemateci sopra tutti gli ingredienti e l'uovo, aggiungete un cucchiaino di olio di sesamo in ogni ciotola.

Servite bel caldo mescolando gli ingredienti.









venerdì 22 maggio 2020

Germogli di Soia al sesamo (Sukju Maul Muchin)











Purtroppo ho scoperto di essere una maniaca del controllo: fortunatamente non sono di quelle persone che vogliono interferire o decidere sulla vita degli altri, ma ho la pretesa di poter controllare tutto quello che mi circonda e che mi riguarda.

Vivo con relativa ansia ogni imprevisto, ogni prova da affrontare (a meno che non sia in grado di padroneggiare il tutto), ho una vera e propria asticella di valutazione sulle mie prestazioni fissa sul 100%.

Per esempio: approfittando di questa quarantena ho deciso d'iscrivermi ad un corso d'inglese. Fantastico, vero?? Un modo eccellente per rendere produttivo questo periodo così anomalo.
Il mio più grande cruccio è quello di non averlo mai studiato a scuola perché mia madre decise che era meglio il francese e nel corso degli anni passati ho sempre avuto una forma di ammirazione segreta e d'invidia per tutte quelle persone in grado di comunicare con il mondo intero senza bisogno di ricorrere al linguaggio più semplice: quello dei segni e dei gesti.

Il corso sta andando abbastanza bene, ma ogni volta che devo affrontare la lezione con il tutor entro nel panico e mi sembra di avere le scimmie che suonano i piatti nel mio cervello!

Il guaio è che non accetto di non essere perfetta...

E ora passando di palo in frasca eccomi con la seconda ricetta etnica che ci servirà a preparare uno dei piatti più caratteristici coreani.










GERMOGLI DI SOIA AL SESAMO 
(Sukju Maul Muchin)

500 gr di  germogli di soia 

1  cipollotto tritato
mezzo spicchio di aglio schiacciato
1-2 cucchiaini di sesamo tostati
2 cucchiai di olio di sesamo tostato
2 cucchiaini di salsa di soia

In una pentola di acqua bollente cuocere i germogli per circa 30 secondi, scolateli e strizzateli bene.
In una ciotola unire il resto degli ingredienti e aggiungere infine i germogli.


Questo banchan si può conservare fino ad una settimana nel frigorifero.



mercoledì 20 maggio 2020

Spinaci al Sesamo (Siguemchi namul)







Come ho più volte detto e come avrete capito dalle mie ricette, sono appassionata di cucina etnica e di quella orientale in particolare.

Una vera è propria scoperta per me è stata la cucina coreana che avevo mangiato qualche volta qui a Roma e un paio di volte in Giappone, e che avevo trovato curiosa e piccante., ma nulla di più perché la trovavo molto simile alle altre cucine orientali.


Il viaggio in Corea del Sud mi ha aperto un mondo di odori, sapori e consistenze nuove, ma anche un modo diverso di concepire la tavola  e il mangiare insieme (in Corea si usa molto cucinare alcuni piatti direttamente a tavola condividendo con i commensali la pentola/piatto centrale).Il pasto coreano, che consiste nella portata principale e del riso,  inizia e viene accompagnato per tutta la durata dai Banchan, una specie di tapas servite in tanti piccoli contenitori e che, nei ristoranti, possono essere richiesti all'infinito.Si tratta di preparazioni a base vegetale, il più delle volte di verdure fermentate come il famoso Kimchi, oppure  sottaceti e piccole insalate.
Quello che vi presento oggi è appunto un banchan e ci servirà anche per la preparazione di una ricetta che preparerò tra qualche giorno.
Il nome coreano del piatto contiene il termine namul che  serve ad indicare verdure e altre erbe cotte al vapore, marinate o saltate in padella, condite con olio di sesamo, sale, aceto, aglio tritato, cipolle verdi a pezzetti, peperoncini essiccati e salsa di soia.
















SPINACI AL SESAMO 
(Siguemchi namul)

500 gr di  spinaci
1  cipollotto tritato
mezzo spicchio di aglio schiacciato
1-2 cucchiaini di sesamo tostati
2 cucchiai di olio di sesamo tostato
2 cucchiaini di salsa di soia

In una pentola di acqua bollente cuocere gli spinaci per circa 30 secondi, scolateli e strizzateli bene.
In una ciotola unire il resto degli ingredienti e aggiungere infine gli spinaci.


Questo banchan si può conservare fino ad una settimana nel frigorifero.







venerdì 15 maggio 2020

Involtini Primavera





Ho una vera e propria passione per la cucina orientale.
Con la cucina cinese, che è stata anche la prima cucina etnica mai provata in vita mia, fu amore a primo assaggio.

Per la cucina giapponese invece ho patito abbastanza prima di scoprirne la bontà e mi ricordo che la prima esperienza con il sushi fu qualcosa di terribile.
Intendiamoci: vi parlo di periodi in cui non esistevano gli all you can eat e i ristoranti giapponesi a Roma si potevano contare sulle dita di una mano ed erano decisamente cari (come lo sono ancora se si tratta di veri giapponesi).
Ci sono voluti mesi qui a Roma e ben 4 lunghi viaggi in  giro per il Giappone per farla diventare una delle mie cucine preferite.

Dopo il viaggio in Corea del Sud, mi sono appassionata ai sapori forti, piccanti e decisi della cucina coreana e tra breve, a quarantena terminata, spero di poter andare a reperire tutti gli ingredienti per poter sperimentare le ricette che ho trovato su un bellissimo libro che mi è stato recentemente regalato.

Tornando alla cucina cinese non potevo non provare a fare in casa i famosi involtini primavera.
Si tratta di una versione taroccata e  facilitata perché ho comprato già pronte le cialde di riso per avvolgerli, ho inserito la carne nel ripieno e infine li ho "fritti" nella friggitrice ad aria (spero che nessun cinese legga mai questa eresia altrimenti mi verrà strappato il passaporto e non potrò mai più abbandonare i confini italiani).







Involtini primavera con carne


una confezione di cialde di riso (io le trovo facilmente nei negozi di alimenti etnici)
200 gr di carne macinata
1 carota
del cavolo verza o del cavolo cinese 
Germogli di soia (io non li avevo e non li ho messi)
un porro o un cipollotto
salsa di soia
Olio di semi


Tagliate in modo sottilissimo carota e cavolo verza.
Nel wok o in una padella mettete a scaldare un solo di olio di semi con il cipollotto affettato.
Aggiungete la carne macinata, la verza e la carota.
Sfumare con la salsa di soia e lasciar cuocere a fuoco lento per circa 20 minuti.

Lasciar raffreddare

Qui comincia la fase più complicata della ricetta.
Preparare una grande ciotola con acqua fredda, immergerci un foglio di riso e lasciarlo ammorbidire per circa 30/40 secondi. Dovrà risultare parecchio appiccicoso.

Spostarlo con delicatezza su un piatto e mettere un po' di  ripieno al centro, chiudere i lati prima da destra e da sinistra e poi dall'alto e dal basso.

Friggere gli involtini in olio caldo.

(oppure come me potete metterli nella friggitrice ad aria).












lunedì 11 maggio 2020

Pasta con la Zucca



Si è sempre detto che le cose semplici sono quelle più belle, quelle che bisogna ricercare e tenere con cura.

Spesso si è portati a pensare che il semplice sia quasi sinonimo di mediocrità.
Una persona semplice è una persona un po' così, poco brillante, senza grandi slanci o grandi ambizioni.

Secondo me, invece,  una persona semplice è una persona non ama rompere le palle, una che sta bene a tal punto con se stessa, da non dover mai utilizzare stratagemmi o finte per sovrastare il resto delle persone, molte delle quali, nel tentativo di apparire, le migliori, le più belle, le più intelligenti, non fanno altro che creare problemi al prossimo.

Ma se uno se ne vuole restare pacificamente nella sua semplicità può farlo senza apparire stupido o inetto?

Perché spesso la definizione "persona semplice" coincide con "persona fessacchiotta"?
Non può essere invece che sia proprio questa persona, nel suo non mischiarsi con i vostri giochetti, ad esservi superiore?

Vabbè, dopo questa lugubrazione mentale, eccomi con una ricetta semplice, ma non fessacchiotta, che ho comunque voluto vestire a festa per presentarla a voi in tutto il suo splendore.




Pasta con la Zucca 
(ricetta per 2 persone)


500 gr di zucca
180 gr di pasta mista
aglio, olio e peperoncino
un cucchiaio di zucchero
sale
parmigiano a piacere

Pulite e tagliate la zucca, metterla a cuocere in una pentola  ricoperta di almeno 8 cm di acqua con sale, aggiungere uno spicchio di aglio, un filo di olio e lasciar cuocere a fuoco lento pr almeno 30 minuti (la zucca dovrà risultare morbida sei dovrà sfaldare al tocco con la forchetta).

Aggiungere un cucchiaio raso di zucchero e del peperoncino.
Schiacciare con la forchetta nella pentola i pezzi più grandi di zucca e riportando tutto ad ebollizione aggiungere la pasta (controllare sempre che la minestra non si asciughi troppo e nel caso mettere altra acqua).

Far cuocere la pasta lasciandola al dente, spegnere il tutto e lasciar riposare un paio di minuti.

Servire calda, aggiungendo del parmigiano (se piace).









martedì 5 maggio 2020

Brioche con lo Yogurt










La colazione è decisamente il mio pasto preferito!

Io adoro da sempre la colazione salata e sopratutto in vacanza,  poterla fare ogni mattina, è una vera e propria coccola.

Durante l'organizzazione del viaggio, sopratutto se si tratta di viaggi all'estero, un elemento discriminante nella scelta di un hotel piuttosto che di un altro è sicuramente la selezione di alimenti salati presenti nel buffet della colazione (e per questo io e Mario ci trasformiamo in veri agenti 007 per scoprire foto e recensioni in merito e poter effettuare la scelta più golosa).

La mia colazione salata preferita? Quella fatta durante i nostri viaggi in Oriente  a base di riso, pesce grigliato, sottaceti, alghe.  (sono consapevole che la maggior parte di voi non capirà, ma i gusti sono gusti....)

Qui a casa ci coccoliamo con la colazione salata solo la domenica con un paio di toast e più raramente con del riso in bianco con il tonno (solo per sentire meno la nostalgia delle vacanze) e quindi per la maggior parte della settimana ripieghiamo du yogurt, biscotti, pane e marmellata oppure su qualche preparazione dolce preparata in fretta e furia dalla sottoscritta (non sono affatto brava con i dolci.. devo farmene una ragione).

Questa Brioche è comunque un buon compromesso tra una preparazione che sembra elaborata e difficilissima e invece la meraviglia di poter inserire tutti gli ingredienti in planetaria e limitarsi poi a fare solo le palline per farle lievitare!


Ecco a voi la ricetta super di questo dole facile facile da tuffare nella vostra tazza della colazione...





Brioche con lo yogurt

500 gr di farina
100 gr di zucchero
120 gr di yogurt greco
20 gr di lievito di birra
2 uova
gocce di cioccolato
un po' di albume e dello zucchero per effetto lucido a brioche sfornata


Unite tutto gli ingredienti, impastare con l'ausilio di un mix elettrico o planetaria.
Lasciare lievitare fino a quando sarà raddoppiato di volume.

Prendere l'impasto, sgonfiarlo un pochino e formare cinque panetti posizionandoli nello stampo precedentemente imburrato o oliato.
Lasciare ancora lievitare per almeno un ora e poi infornare a forno caldo 180 gradi per 40 minuti al massimo.

Unire l'albume e lo zucchero e poi spennellare a brioche appena sfornata per fare l'effetto lucido.














venerdì 1 maggio 2020

Tortino di spinaci









In questi giorni d'isolamento a casa ho avuto tanto modo di riflettere sui rapporti che a volte creiamo con persone che non stimiamo affatto  e che siamo costrette a frequentare.
Ecco, io non sopporto le persone che si mostrano per quello che non sono in realtà, le persone false e quelle viziate al punto tale da pensare che il mondo giri esclusivamente intorno a loro e alle loro necessità, che sfruttano il lavoro degli altri per farsi belle oppure usano le scorciatoie pensando di essere più furbe degli altri.

Queste persone le tollero poco e ho imparato a trattarle con sufficienza e ad allontanarle dalla mia vita, perché riescono a tirare fuori il peggio di me.

Oggi è così.
Oggi sono contro le persone con la sindrome da "Re Sole" e vorrei dirvi che non contate un cappero, che vivete in un mondo falsato dal vostro ego e che ogni volta che cercare di coinvolgermi nei vostri giochetti per avere il mio appoggio, non fare altro che allontanarmi ancora di più. 

Pensate che dichiarandomi mie amiche io ne sia felice? 
Io mi vergogno invece ad essere considerata tale, perché sono solo costretta dagli eventi a frequentarvi.

Comunque è fantastico sfogarsi qui sopra, perché sono sicura che queste persone non perderebbero mai il loro prezioso tempo in attività che non siano finalizzate al loro tentativo di risplendere e quindi non leggeranno mai quello che ho scritto (meglio così perché finito il periodo d'isolamento sarò comunque costretta a frequentarle nuovamente).

Passando di palo in frasca eccomi con una ricetta come sempre veloce, buona e d'effetto, una ricetta senza sindrome da Re Sole, ma buona nella sua umiltà.






TORTINO DI SPINACI

500 gr di spinaci
250 gr di ricotta di mucca o pecora
un uovo
parmigiano
sale, noce moscata
pangrattato


Pulite e lessate gli spinaci, farli freddare e strizzarli tanto, tanto, tanto....
Aggiungere la ricotta, l'uovo, il parmigiano, il sale e, se piace la noce moscata.

L'impasto risulterà molto morbido e si può decidere di metterlo in frigo per un oretta.



Trasferire l'impasto in uno stampo leggermente unto  oppure formare delle polpette ( in questo caso sara necessario passarle nel pangrattato e adagiarle su di una teglia coperta con la carta da forno).

Infornare a 200 gradi per 25 minuti.


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